Ama festival edizione 2017

Ama Festival 2017

Leonardo Da Vinci era un uomo curioso.
Quando, sul finire del 1400, prese in mano penna d’oca ed inchiostro e su un piccolo foglio definì a tratti leggeri la sagoma di un uomo, la accompagnò di lato da descrizioni precise, Le misure dell’uomo sono distribuite dalla natura in questo modo.
L’uomo, con le braccia aperte, era così meravigliosamente proporzionato da essere iscrivibile in un cerchio, la perfezione divina, ed in un quadrato, l’ordine terreno.
Al centro esatto di tutta la composizione, l’artista descrive l’ombelico della figura, come una radice sinuosa.
Senza saper leggere quanto i testi antichi da secoli proclamassero sull’armonia delle proporzioni, Leonardo aveva rappresentato per istinto una Bellezza sospesa che traeva curiosamente equilibrio da quella piccola cicatrice sul ventre, legame carnale con il cammino della terra, che accomuna tutti gli esseri umani.

Anche Albert Einstein era un uomo molto curioso.
Quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, decise di raggiungere gli Stati Uniti d’America, secondo un aneddoto non verificato, ma fortemente impresso nell’immaginario collettivo, ad Ellis Island ricevette un modulo che, come a tutti gli ebrei in fila, richiedeva di specificare la Razza.
Einstein avrebbe dato per istinto una risposta che la tradizione fa risuonare come "Appartengo all’unica razza che conosco, quella umana”.
In questo modo affermava che la definizione umana può accogliere tutte le variazioni di un universo, che attorno cresce e cambia.

Tanti altri curiosi hanno definito la "Razza Umana” come una festa di indefinitezza.
Che invita ad attraversare la soglia e che si esalta nello spettacolo della Luce e delle stagioni.

#terrestre #celeste #normale #nonormale #specie #evoluzione #involuzione #L’uomo

Razza Umana

Ama Festival: la Razza Umana protagonista della nuova edizione

Sabato 1 e domenica 2 luglio, a Castel di Lama, Ama Festival dedica due giorni di eventi alla Razza Umana. Protagonisti della nuova edizione il matematico Piergiorgio Odifreddi ed Andrea Loreni, funambulo zen. L’evento, realizzato in collaborazione con Ama Terra, è stato patrocinato dalla Regione Marche e dal Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche.

La nuova edizione di Ama Festival, il festival delle arti parlate, rappresentate e musicate, ha confermato anche per il 2017 l’intuizione originale di rendere la Comunità Terapeutica luogo d’incontro, di cultura ed arte, con il tema, indagato per antitesi, della Razza Umana, #terrestre, #celeste, #normale #nonormale, #specie, #evoluzione, #involuzione, #L’uomo.

Privo di base scientifica e rivelatosi nel tempo una tesi biologicamente scorretta e straordinariamente pericolosa, l’idea di Razza Umana, oltre i termini linguistici, la storia e i pregiudizi "razziali”, è, ancora oggi, uno dei più controversi argomenti di discussione esistenti all'interno delle scienze naturali e sociali.

Ama Festival, questa la novità assoluta della nuova edizione, si è proposto al pubblico come festival diffuso, con un lungo itinerario di appunti dedicati alle meraviglie della Razza Umana, che ci accompagnerà nel corso dell’anno, fino al luglio 2018. "Una festa di indefinitezza” che "invita ad attraversare la soglia e che si esalta nello spettacolo della Luce e delle stagioni” illustrata, per il 2017, da Elisa Talentino, artista torinese che ha lavorato per The New York Times, Goethe Institut, Mondadori, La Stampa, Edizioni e/o, Europa editions, Racconti edizioni, Aleph Books.

Ama Festival Razza Umana Programma 1. 2 luglio

Piergiorgio Odifreddi
In principio era Darwin

"L’uomo certo che ha una cosa diversa da tutti gli altri animali, ha Dio. "Ci sono animali che hanno Dio”? Darwin si fa la domanda, ma si dà anche la risposta”. Introduce Giuseppe Frangi.

Andrea Loreni
Cerimonia delle Dimissioni In Cammino verso l’Essere

“I ragazzi e le ragazze ci regaleranno i loro passi, io ora prenderò questi passi e li utilizzerò come forza per camminare sul cavo.
Cammineremo insieme”.

Intervento del Presidente Francesco Cicchi
La fragilità è la forza dell’umano

“Cerchiamo sempre di allontanarci dalle fragilità, perché ciò che è fragile non ci rassicura, ciò che è fragile ci destabilizza, ciò che è fragile ci sconcerta. Ma è nella fragilità che vive la forza dell’umano”.

Andrea Loreni
Camminare nel cielo

“Sopra le vostre teste. Dentro i vostri cuori.”

Gli ospiti

Frangi

Giuseppe Frangi nasce a Milano nel 1955, è giornalista con una passione sviscerata per la storia dell’arte. Dal 2001 è direttore di Vita non profit mensile e sito di riferimento del non profit italiano. Ha iniziato lavorando alla redazione del settimanale Il sabato che ha diretto tra 1988 e 1990. È stato vicedirettore del mensile 30Giorni, caporedattore centrale al quotidiano L’Informazione (1995), caporedattore a La Stampa redazione milanese, dove con Paolo Pietroni ha partecipato al varo del magazine Lo Specchio e condirettore del mensile Class (1998-2001). È editorialista per le pagine milanesi del Corriere della Sera, per l’Eco di Bergamo e per La Provincia di Como e per il quotidiano online Il Sussidiario. Oltre al blog Ricchi e poveri, ne tiene un altro, Robedachiodi, sul sito dell’Associazione Giovanni Testori di cui è presidente.

Frangi

Piergiorgio Odifreddi, classe 1950, è un matematico, logico e saggista italiano. Ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, e insegnato logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Nel 2011 ha vinto il premio Galileo per la divulgazione scientifica. Oltre all’attività accademica ha intrapreso un’attività divulgativa, iniziata con collaborazioni a vari giornali e riviste: dapprima La Rivista dei Libri, Sapere, Tuttoscienze e La Stampa, poi La Repubblica, l’Espresso e Le Scienze (rubrica dal titolo Il matematico impertinente). Numerose le sue pubblicazioni fra cui: Sulle spalle di un gigante (Longanesi, 2014), il volume, scritto con Benedetto XVI, Caro papa teologo, caro matematico ateo (Mondadori, 2013), Come stanno le cose (Rizzoli, 2013) e Il museo dei numeri (Rizzoli, 2014).

Lezione spettacolo “In principio era Darwin”. Il 27 dicembre 1831 il brigantino Beagle salpò dall’Inghilterra con un passeggero d’eccezione, il giovane Charles Darwin, per un giro del mondo che durò cinque anni. Al suo ritorno le risultanze di quel viaggio spinsero il giovane naturalista a elaborare l’ardita teoria che le specie vegetali e animali non sono state create indipendentemente, ma si sono evolute nel tempo grazie a una selezione naturale del più adatto nella lotta per la vita. Questa teoria minava alla radice la pretesa dell’uomo di essere stato creato “a immagine e somiglianza di Dio”, e faceva invece supporre una sua discendenza da qualche progenitore comune delle grandi scimmie. Non può dunque sorprendere che il darwinismo abbia scosso i fondamenti stessi delle religioni bibliche, e generato polemiche e resistenze che dividono ancor oggi l’opinione pubblica dei non addetti ai lavori. Le tappe salienti del pensiero di Darwin, le sue ripercussioni nella cultura moderna e le reazioni che ha scatenato di là e di qua del Tevere, ripercorse insieme a Piergiorgio Odifreddi.

Frangi

Andrea Loreni, Torino 1975, è un funambolo-filosofo e recordman considerato tra i grandi del funabolismo mondiale, l’unico in Italia specializzato in camminate su cavo teso a grandi altezze. Affascinato da un mondo “altro” di pensare la realtà, si laurea in Filosofia teoretica all’Università di Torino. La sua avventura artistica inizia nel 1997 con il teatro di strada. Approfondisce le tecniche del circo contemporaneo alla scuola FLIC di Torino ed al Circus Space di Londra. Dal 2006 si dedica alla ricerca della verità artistica camminando su cavi a grandi altezze. L’intuizione dell’assoluto avuta sul cavo lo spinge alla meditazione zen, pratica che approfondisce al monastero giapponese di Sogen-ji a Okayama, in Giappone, sotto la guida di Harada Roshi. Performer internazionale, ha percorso chilometri su cavo teso nei cieli di molte località e città italiane ed all’estero.

La camminata più lunga
Record Italiano di camminata su cavo: 250 metri di lunghezza, a un’altezza di 90 metri, su un cavo teso tra i colli Penna e Billi, sopra il paese di Pennabilli nel 2011.

...la più inclinata
26° di inclinazione, da 0 a 30 metri di altezza, con arrivo al campanile di piazza Vittoria a Lodi nel 2011.

...la più lunga sull’acqua
220 metri di traversata sopra il fiume Adda a Lodi nel 2013.

...la più alta
tra i picchi montani di Rocca Sbarua con un’altezza massima di 160 metri nel 2013.

Frangi

Conferenza e spettacolo di funambolismo Camminare nel cielo “In cammino verso l’Essere”. Sopra le vostre teste. Dentro i vostri cuori. Tra due grattacieli, attraverso un fiume, sopra un lago o verso la punta di un campanile… La camminata del funambolo è un atto archetipico che comunica direttamente all’inconscio, mostrando una via dove non avreste immaginato ce ne potesse essere una.

Frangi

L'orchestrina è un contrabbasso, una tromba, un pianoforte e una fisarmonica, una chitarra, tante percussioni e due voci. Gli strumenti dai suoni prevalentemente acustici miscelati alle voci, ai canti corali, alle parole, danno vita a spettacoli sonori capaci di trasportare l’ascoltatore in diversi luoghi emotivi. La spontaneità, la poesia, la dolcezza sono cardini di queste esibizioni che dondolano tra atmosfere più intime, profonde, e altre più frizzanti e ironiche. Il tentativo è quello di esprimere e riassumere in musica, zone interiori, sensazioni, movimenti, senza mai sfociare nella cupezza, ma cercando di costruire un momento di serenità, di poesia, a volte di gioco, in cui ognuno può ritrovarsi, riconoscersi ed emozionarsi.

Formazione de L’orchestrina:
Daniele Cannella: voce, chitarra acustica, mandolino, ukulele e armonica
Natalia Puglia: voce e piccole percussioni
Giampiero Mazzocchi: piano e fisarmonica
Simone Curzi: tromba e flicorno
Laura Tirabassi: batteria e cajon
Michele Mazzocchi: contrabbasso e basso.

Casa Ama