Comunicazione Sociale: gli obiettivi dell’Ufficio Stampa e della comunicazione organizzativa

“Fare, farlo bene, farlo sapere diventa un processo virtuoso che va gestito all’interno di una comunicazione consapevole e professionale”. Alessandro Iapino, Responsabile Ufficio Stampa
dell’Ospedale Bambino Gesù, relatore del terzo appuntamento con Comunicazione Sociale, il corso dedicato ai linguaggi del Non profit realizzato da La scuola Ama, Agenzia Accreditata per l’Alta Formazione ed il magazine Vita Non Profit.


Reporter per L’Osservatore Romano in occasione del Grande Giubileo del 2000, Cultore della materia del corso “Strumenti e attività degli Uffici Stampa” dell’Università La Sapienza di Roma - Scienze della Comunicazione, Responsabile Ufficio Stampa Acli. Alessandro Iapino è oggi il Responsabile Ufficio Stampa e Social Media dell’Ospedale Bambino Gesù ed insieme a lui abbiamo “afferrato” gli strumenti istituzionali e non solo della comunicazione organizzativa, dallo studio degli stakeholder alla redazione del Comunicato Stampa.

L’obiettivo della comunicazione? Si comunica per costruire relazioni, per far crescere la nostra realtà, per implementare la fiducia dei nostri interlocutori, si comunica per crescere come Comunità. La consapevolezza della comunicazione è quotidiana e si comunica sempre tenendo presente un obiettivo ed i diversi interlocutori.

I punti fermi della comunicazione
Il fare è già comunicazione, la comunicazione è sempre un fatto organizzativo, non si può non comunicare, l’unica alternativa è tra comunicare bene e comunicare male, la comunicazione è funzionale allo sviluppo e alla sopravvivenza di un’organizzazione.

Alessandro Iapino attraverso l'analisi di esempi eccellenti, fra cui “I ragazzi del Bambino Gesù”, il doc sulle storie dei pazienti dell’ospedale pediatrico più grande d'Europa, ha illustrato i campi d’intervento dell’Ufficio Stampa, la responsabilità di essere fonte e come costruire un’identità coerente.

“Fare, farlo bene, farlo sapere diventa un processo virtuoso che va gestito all’interno di una comunicazione consapevole e professionale”.
 

19/04/2017

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