Droghe, Lila: 'Su patologie infettive sbalorditiva assenza di dati'

Droghe, Lila: 'Su patologie infettive sbalorditiva assenza di dati'

  “Sulle patologie infettive correlate e in particolar modo l’Hiv si registra una sbalorditiva assenza di dati”. E’ questo il commento della Lega italiana per la lotta contro l'Aids alla Relazione al Parlamento sulle droghe e sulle tossicodipendenze diffusa questa mattina dal Dipartimento politiche antidroga (Dpa). Il capitolo sul tema, spiega la Lila, è “la riproposizione di quanto rilevato nella relazione di un anno fa, è ciò è dovuto a gravi carenze nella rilevazione, ferma al 2011. Che questo accada nei corridoi del Dpa, incaricato della stesura della Relazione, che da anni di rifiuta sistematicamente di parlare di riduzione del danno, appare ancora più sbalorditivo, anche alla luce della propaganda fatta dal medesimo Dpa sui dati relativi alla somministrazione dei test Hiv (e non solo) nei Sert, dove si denuncia una carenza di intervento, senza far nulla per invertire la tendenza. In Sert dove il calo dell'affluenza più che rispondere al presunto calo dei consumi problematici fa intuire una crescente difficoltà a offrire servizi adeguati”.

A preoccupare la Lila anche il “sensazionalismo dell'equazione web/spaccio, che esplicita ancora una volta l'impossibilità di un'idea di Internet come spazio di informazione e consultazione, anche fra pari, per privilegiare la gestione verticale di un'informazione demagogica e a senso unico”. Ma le critiche della Lila all’operato del Dpa non sono nuove. “Da mesi la Lila sottolinea alcune criticità nell'azione del Dipartimento antidroga nello specifico, e del valore delle Politiche antidroga governative in generale, a partire dalla messa in discussione della legge Fini-Giovanardi – spiega la nota -. Del dottor Giovanni Serpelloni abbiamo già detto: dell'anacronistica impronta repressiva data al Dipartimento, degli oltre 43 milioni di euro spesi in tre anni, una parte consistente dei quali investiti in ricerche e pubblicazioni dello stesso dottor Serpelloni, della cancellazione arbitraria della Consulta per le tossicodipendenze (istituita per legge!) e il trasferimento di qualsiasi consultazione in una cerchia che esclude l'associazionismo e l'attività di base, alla quale si può accedere solo dopo aver sottoscritto un "codice etico" di giovanardiana memoria. Possiamo aggiungere che alle critiche recentemente espresse da organi di stampa il Dipartimento ha risposto a botte di querele”.

Al presidente del Consiglio, Enrico Letta, che ha la delega alle politiche antidroga, la Lila ricorda “che già molte associazioni oltre alla Lila hanno chiesto le dimissioni del dottor Serpelloni, e soprattutto che parte del programma elettorale del Pd prevedeva la riorganizzazione del Dipartimento, oltre all'immediata abrogazione della legge Fini-Giovanardi, legge peraltro attualmente all'esame della Corte Costituzionale”. Secondo la Lila, se qualcosa non cambia, il prezzo da pagare per l’attuale gestione delle politiche antidroga “è l'allontanamento delle persone dai servizi sociali e sanitari, sempre più svuotati dalle loro preziose funzioni di presa in carico e divulgazione di informazioni e buone pratiche e sempre più al servizio (ma con sempre meno risorse) della gestione autoritaria di emergenze che richiederebbero ben altro approccio”.

29/07/2013

Casa Ama

visita anche i nostri siti
Ama Lavoro Ama Terra Ama Festival La Scuola Ama