Omofobia,Razzismo: 'Le cose cambiano'

Omofobia,Razzismo: 'Le cose cambiano'
Mentre in Parlamento continua un dibattito non all'altezza del problema, Daniele Fulli di 28 anni, attivista dei diritti gay, è stato trovato seviziato ed ucciso nel Tevere il 7 di questo primo mese del 2014.
Un altro ragazzo omosessuale di 21 anni si è tolto la vita qualche giorno fa in via Casilina, nel quartiere di Torpignattara. 
Si apre così questo nuovo anno. Uno strano omicidio di un attivista gay e l'ennesimo che ha scelto di suicidarsi lanciandosi da un palazzo. Proprio come aveva fatto, due mesi fa, un suo coetaneo. Anche lui omosessuale. Anche lui nella capitale. Come tanti, troppi prima di lui, ragazzi giovanissimi anche di 14 anni uccisi dal bullismo, dal menefreghismo che è la stessa cosa, che fa dar fuoco ai barboni, che fa pestare i negri, stesso odio immobile e stolido per i diversi, in questi casi giovanissimi omosessuali morti con una lettera sul comodino dopo episodi di razzismo infame.
Ma questi, sono solo gli ultimi eventi che hanno visto l'escalation dei comportamenti omofobi che arrivarono ai troppi delitti già dagli scorsi anni.
Il fatto vero e crudo, da dire chiaro, è che quando il montare della crisi economica diventa dei valori e quindi culturale, puntuali le più viscerali e primitive paure sociali dei soggetti meno strutturati, emergono e sorreggono la xenofobia di certe estreme destre; xenofobia a tutto tondo però, di paura del diverso in toto si tratta: che sia dei cinesi o dei froci o dei vucumprà o dei terroni. Intolleranza si chiama tutto questo, intolleranza e razzismo nel nome di una nazionalità, o addirittura razza. E' già successoe sta succedendo.
L'intolleranza d'altronde la vediamo anche in politica, come riflesso del senso comune impaurito e confuso di molti. Da qualche anno la violenza verbale è inchiostro quotidiano per i giornalisti parlamentari che mai come in queste ultime legislature hanno riportato tanti insulti, minacce e dichiarazioni di odio. Il pericolo delle soluzioni estreme, violente e populiste c'è.
Per questo sembra importante, in momenti come questo, appellarsi alla democrazia, alla testimonianza, alla protesta civile e democratica. E come lo hanno fatto le persone normali lo devono fare le persone socialmente più in vista, gli intellettuali, lasciando la firma, mettendoci la faccia in un manifesto per dire basta, ma per dire anche che le cose cambiano.
Tornando all'omofobia e ai delitti, questi tristi episodi a suo tempo provocarono le reazioni delle associazioni LGBT (lesbiche gay bisessuali e transgender) dapprima per i ritardi cronici della politica sull’omofobia poi tra le altre cose, vede l'apparire di un blog, "Le cose cambiano"  http://www.lecosecambiano.org/  in cui, chi vuole, posta il video del proprio intervento;
gente normale che vive la propria sessualità e non ha paura di dirlo difronte la webcam.
Dire che le cose cambieranno col potere della ragione, della testimonianza e della cultura è importante.
Proprio nel web, che sempre più spesso si fa portavoce dei cretini cronici della tastiera, nasce un blog dove fare outing è esserci, raccontarsi. Il raccontarsi è capirsi, che è essenziale per farsi capire davvero.
E' anche un modo civile per dire con calma ma determinatamente no al razzismo.
Va detto per la verità che questo videoblog nasce dapprima negli States, col progetto di Obama "it gets better" e Dan Savage e Terry Miller che ne cureranno un libro di storie di personaggi famosi e noti scrittori che ci raccontano la loro personale storia omosessuale.  
Dopo il clamore negli States la cosa approda Italia ed il blog prende il nome di "Le cose cambiano", ad Ottobre anch'esso è diventato un libro: lo stesso titolo, promosso da ISBN edizioni (pg 320, euro 7,90) e col sostegno del Corriere Della Sera, il ricavato andrà alla no profit "girls&boys" http://www.isbnedizioni.it/libro/293
Tra gli autori dei racconti originali e sopratutto veri, trovi politici, sceneggiatori ed altri personaggi famosi italiani come altri autori americani rimasti dalla precedente edizione d'oltreoceano, e non si possono non notare scrittori come Aldo Busi, o Walter Siti fresco di Strega, o Alcide Pierantozzi, forse il più promettente, se non già una sicurezza, tra i giovani letterati italiani. e Proprio Pierantozzi è molto attivo sui social nella promozione del progetto.
Un libro di racconti, esperienze, con tanto di nome e cognome, della sessualità vissuta con sicurezza magari dopo momenti di disperazione, di lotta e di successo.
Per dire a quelli che si sentono soli che non lo sono. Che cambiare è possibile.
Il portavoce di Gay Center ha dati dati statistici allarmanti, almeno un omosessuale su dieci ha pensato al suicidio. Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia aggiunge: “Nonostante il gran parlare di leggi, azioni, promesse, nulla di davvero sostanziale si fa per aiutare concretamente, soprattutto i giovani e giovanissimi omosessuali a vivere con serenità il proprio orientamento sessuale”. 
Allora dobbiamo darci da fare noi che non abbiamo paura, che sappiamo che "le cose cambiano", e oltre a comprare e leggere il libro, per sostenere anche idealmente il progetto, ISBN edizioni invita chi vuole a usare la copertina del libro come immagine del proprio profilo Twitter o  Facebook, che potete scaricare  dal profilo  ufficiale https://twitter.com/le_cosecambiano o dalla relativa pagina di Fbook. 
Nessuna paura. Le cose cambiano.
 
Amilcare Caselli
 

 

09/01/2014

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