I legami deboli, la società del desiderio e quella reale: a rischio i giovanissimi

Il sistema che si occupa di dipendenze è complesso, con interazioni date dalle correlazioni genetiche, fattori psicostrutturali, socio-culturali, ed aspetti familiari ( i giochi relazionali che si stabiliscono all’interno della famiglia possono avere un ruolo, anche determinante, nel sorgere e nell’instaurarsi di comportamenti legati a fenomeni di dipendenza). E’ un sistema influenzato da “Emergenza sociale”, dove è spesso richiesto l’aiuto della psichiatria, dato che i campi d’intervento sono tanti: individuale, sociale, patologico, sanitario, culturale e educativo.

E’ noto che l’età degli assuntori si è drasticamente abbassata con una rapida e preoccupante crescita del fenomeno del “binge drinking” ossia bere, allo scopo di ubriacarsi, sei o più bevande alcoliche in un’unica occasione, con gli esiti che conosciamo.

Ma l’allarme autentico non può rimanere ancorato a teorie (mediche o sistemiche) considerate elementi scatenanti del fenomeno.

La visione progettuale (che va dalle indagini dell’OMS sino alla prevenzione) deve essere pertinente, ad una visione esperienziale.

Soffermiamoci piuttosto, per tentare di comprendere questa nuova fenomenologia, sulla frattura esistente tra la società del desiderio e quella reale; ossia tra un’economia “drogata” e principi etici e forse potremmo comprendere perché gli adolescenti (all’interno dei rave) consumano in base a ciò che trovano (se esiste qualcosa che fa stare meglio, per il 30%) e solo il 2% per la sostanza in se.

E poi se i consumi sono definibili come quelli ricreativi (che perpetuano i rituali di una identità gruppale fragile) e problematici (per silenziare le sofferenze), pensiamo anche che i giovanissimi che vivono consumi problematici, evidenziano dipendenze da soccorso (si auto curano con le sostanze).

Sappiamo anche che i fattori di protezione sono l’autodirezionalità ed i legami significativi.

Il punto della questione o tasto dolente è: questi legami significativi che dovrebbero “prevenire più tosto che curare” dove sono?


Per info sulla notizia di riferimento


http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=64941:abuso-di-alcol-giovanissimi-a-rischio&catid=21:cronaca&Itemid=28


 

29/09/2014

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