Il Natale è dentro

“E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.” Tratto da Ossimori di Itaca. Di Laura Mandozzi.

Così si avvicina al Natale l’irriverente anima bella di Charles Bukowski.
E così ci avviciniamo noi, anime belle affogate nell’alcol, depredate dalle sostanze, vissute miseramente in solitudine perché chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno.
Un Natale fa.
Ero in carcere o per strada? - Il pranzo di Natale era quello della Caritas forse?
O quello a casa, interminabile, con la nausea e il “facciamo finta che” nostro e dei parenti?
Forse non è importante.
Ma è così: l’anno scorso le luci più brillanti e rassicuranti erano quelle dell’unico spacciatore “aperto” anche in questi giorni, erano quelle che ci hanno concesso di passare indenni le feste, spenti come sempre.
Non è lo stesso Natale, questo passato in comunità.
Forse quest’anno si esaudisce il desiderio del poeta: anche noi saremo accesi.
Le luci, le nostre, saranno vibranti davvero, fino in fondo nella visione intermittente di noi bambini, di noi adulti-bambini.
Immagini lontane verranno illuminate di nuovo e così ricordiamo ancora che le luci si mettono prima delle palline sull’albero, e che dietro alla capanna del presepe c’è il cielo stellato. I nostri occhi non hanno dimenticato, le nostre anime sentono la mancanza forse e quest’anno possiamo anche concederci questa confessione.
Le nostre mani preparano la tavola, con rosso vermiglio e candele profumate, nell’attesa di ritrovarsi. Famiglia bizzarra e litigiosa a volte ma famiglia, intorno alla tavola della festa.
Le facce si riflettono nelle palle color argento e illuminano l’albero della sala grande, siamo riusciti a discutere anche sui colori delle decorazioni, e alla fine il nostro albero è un gran bazar di allegra confusione e disordinata mescolanza che fanno da specchio ai nostri occhi annoiati che riscoprono lo stupore e la gioia del dono da scartare.
Non avevamo davvero dimenticato il piacere del regalo, quello fatto e quello ricevuto, la mancanza di aspettative aveva sepolto la semplicità di questo gesto.
In questi giorni la cucina è un luogo sacro: le nostre ricette daranno forma e sapore a un pranzo che unisce piatti di diverse regioni e tradizioni quest’anno, Natale è l’amore in azione.
Sono nostre le foto ricordo con in testa una scatola di Pandoro: uomini mascherati, super eroi della novità di un giorno di Festa!
Andasse via la corrente, non ce ne accorgeremmo, le candele e le fiamme del camino basterebbero perché noi siamo accesi. Finalmente.
 

30/12/2014

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