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"Il carcere è un luogo da cui non si può rimanere lontani. È il luogo in cui è più necessario parlare di dignità umana, ma è anche un simbolo che evoca le prigioni interiori di ognuno di noi, e che ci interroga sulla responsabilità di esserne liberi" (Francesco Cicchi).

Nell'incontro dedicato ai detenuti del penitenziario ascolano, l'autore ha conversato con Anna Casini, Vicepresidente della Regione Marche, e Mons. Vinicio Albanesi, Presidente della Comunità di Capodarco.

"Sono onorato di stare qui. Vedo tanti "volti", ho fatto un pezzo di strada con loro e io li ricordo tutti. Voi siete in galera ed è difficile parlarne. Ma penso che ci siano dei diritti dell'uomo che non devono essere oggetto di trattativa. Il diritto alla dignità umana, il rispetto anche per chi ha fatto cose terribili. È sempre un essere umano. Bisogna combattere con coraggio per affermare questa verità quotidiana. Dovrebbero farlo tutti." Francesco

"Un politico solitamente parte dai saluti, ma ho voluto evitarlo per essere diretta.
Avevo timore di venire qui ad incontrare voi, che non avete la libertà, e di fare i conti con la vostra condizione. Ma ho accettato di "farmi sbattere in faccia la realtà" e adesso ne sono contenta".
Anna Casini, Vice presidente Regione Marche

"Se tu dai, in qualche modo almeno il dolore s'allenta. Uno potrebbe girarsi dall'altra parte e dire, "Io non posso far nulla". No, anche nelle situazioni più disperate tu puoi fare".
Mons. Vinicio Albanesi

Quello con i detenuti del carcere di Ascoli Piceno è stato un "incontro" autentico. L'evento è stato realizzato grazie alla disponibilità della direttrice dell'istituto, Lucia Di Feliciantonio.
 

23/02/2018

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