Riforma del Terzo settore: il lavoro “buono” mantiene alto il valore del Paese

4,7 milioni di volontari, 301.191 organizzazioni, il 28% in più rispetto al 2001, con una crescita del personale impiegato pari a 39,4%. I dati diffusi dall’Istat descrivono un settore non profit basato, sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di volontari, ma anche di 681 mila dipendenti, 270 mila lavoratori esterni e 5 mila lavoratori temporanei. Sono inoltre presenti altre tipologie di risorse umane che prestano a vario titolo la loro attività in queste istituzioni, fra cui 19 mila giovani del servizio civile. Il non profit si conferma inoltre anche come traino per l'occupazione femminile. L’Istat mostra la fotografia di un Terzo Settore in continua crescita nonostante la crisi economica.

Proprio in merito ai dati, con la riforma del Terzo Settore il Governo intende introdurre misure per la costruzione di un sistema completamente rinnovato che favorisca la partecipazione attiva e responsabile delle persone, singolarmente o in forma associata, valorizzando il potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dagli enti del Terzo settore, anche attraverso il riordino e l’armonizzazione di incentivi e strumenti di sostegno di carattere fiscale. Questa riforma è stata inserita nel pacchetto di misure per rilanciare il nostro paese proprio perchè il non profit può essere un importante motore di crescita per l’Italia.

Approveremo la Riforma del Terzo Settore entro i primi mesi del 2015". Con questa affermazione, il Sottosegretario al Lavoro e politiche sociali Luigi Bobba, ha aperto il suo intervento all’interno del convegno “Non profit solidarietà e lavoro – prospettive occupazionali e di sviluppo con a riforma del terzo settore”, tenutosi ad Ascoli Piceno Martedì 11 novembre presso la Sala del Consiglio della Provincia di Ascoli Piceno e organizzato dalle Acli e dall’Associazione Adesso per cambiare Ascoli.


L’Introduzione del Registro Unico delle Organizzazioni no profit, il Servizio Civile e le imprese sociali: queste sono le urgenze poste sul piatto della riforma che ha illustrato l’On. Bobba, ribadendo che: “Il terzo settore rappresenta appieno, con il suo lavoro per il bene comune e nell’interesse generale, il cuore della Costituzione della Repubblica Italiana per cui: “Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.” 


Numerose le presenze fra cui gli esponenti della politica e dell’associazionismo locale come il vice presidente della regione Antonio Canzian, l’ex Presidente della provincia Pietro Colonnella, il Presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, il Presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini e dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Donatella Ferretti, a conferma di quanto la Riforma del Terzo Settore sia necessaria per risollevare il sistema economico del nostro Paese.

 Hanno aperto il convegno il Presidente di Acli Ascoli Emidio Cecchini e il Presidente di Adesso Per Cambiare Ascoli Walter Marcucci.
 

12/11/2014

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