Un nuovo patto sociale per andare oltre l’obiettivo del profitto a tutti i costi

Si è tenuta ieri a San Benedetto del Tronto, presso l’Associazione dei pescatori sambenedettesi, la seconda iniziativa culturale del ciclo I giovedì della Bottega del Terzo Settore, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno con l’obiettivo di accompagnare la comunità nel percorso di scoperta e di avvicinamento al Terzo Settore.

Il gesuita Francesco Occhetta, redattore de La Civiltà Cattolica, protagonista dell’incontro, è entrato nel vivo del contenuto della riforma del Terzo Settore, approfondendo i fondamenti etici ed antropologici del not for profit e affermando con forza la necessità di un nuovo patto intergenerazionale per superare l’idea di un mercato esclusivamente ripiegato sull’obiettivo del profitto a tutti i costi, che definisce “risorse umane” le persone equiparandole a una voce tecnica dell’azienda e che prescinde dall’eticità dei mezzi, dei fini e da un’antropologia al servizio della persona.

Tre, le condizioni necessarie per il cambiamento culturale del Terzo Settore ha affermato Occhetta: “è necessario cambiare la mentalità assistenzialistica, premiare il profitto degli imprenditori sociali orientati alla costruzione del bene comune e con vocazione sociale ed infine essere riformati a livello fiscale, ma anche giuridico”, aggiungendo che le parole chiavi della riforma devono essere “responsabilità sociale, vocazione mutualistica, sussidiarietà.”

Ha introdotto l’incontro, Vincenzo Marini Marini - Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno con la moderazione di Mimmo Minuto - Giornalista.
 

12/12/2014

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