Splendi come vita

Splendi come vita

Dalla rubrica, del nostro magazine free press Itaca, “Consigli di lettura” vi proponiamo “Splendi come vita”, edito da Ponte alle Grazie, della scrittrice e romanziera Maria Grazia Calandrone poetessa, scrittrice, drammaturga, artista visiva e conduttrice su Rai Radio 3.

Antonella Roncarolo

 

 

Non è tra i cinque finalisti del Premio Strega lo straordinario romanzo poetico (o non romanzo), Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone edito da Ponte alle Grazie.
Meglio così.

Le parole, le immagini, le storie non dette, possono così volare alte e libere sopra le umane miserie, come solo la poesia può.

Nella prima pagina di Splendi come vita è riprodotta la fotocopia, sbiadita dal piombo della vecchia stampa ad inchiostro, di un articolo tratto da un quotidiano datato 10 luglio 1965 nel quale si racconta la vicenda di Maria Grazia, bambina di 8 mesi, abbandonata dalla madre suicida nel parco di Villa Borghese.

Affidata alle balie del brefotrofio di Villa Pamphili, la bimba sarà poi adottata dai coniugi Calandrone.
Il racconto parte dal momento in cui, a soli quattro anni, la madre le racconta della sua adozione. Quella inopportuna rivelazione per una bambina tanto piccola rappresenta l’inizio della “Caduta nel Disamore” e, tra lei e la Madre, si insinua una sottile distanza che, giorno dopo giorno, le allontana. Equivoci, accuse e sgarbi si sommano tra loro a definire un distacco incomprensibile, nato da una colpa mai compiuta.

“Sono figlia di Lucia, bruna Mamma biologica, suicida nelle acque del Tevere quando io avevo otto mesi e lei appariva da ventinove anni nel teatro umano. Sono figlia di Consolazione, bionda Madre elettiva, da me fragorosamente delusa.”

Il carattere autobiografico del testo, la narrazione per immagini, in cui i dettagli non vengono del tutto resi noti, potrebbero indurre alla percezione di un romanzo ripiegato su sé stesso. Eppure, nonostante l’intimità del testo, il lettore vi si immedesima, ritrovando le difficoltà e le incomprensioni sempre presenti nei rapporti genitoriali.
 

16/12/2021

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